For you..“ Abby, sinceramente non so bene cosa raccontarti adesso..”
“ non ci credo che non hai altro da dire sul capitolo Tony..”
“ esiste un capitolo Tony?” chiese Ziva nonostante avesse compreso perfettamente a cosa si riferisse l’amica.
“ ho capito, devo prendere in mano la situazione..” disse Abby tra se e se a bassa voce “ voi due siete amici, ottimi amici e lui ha fatto tante cose per te giusto?”
“ per te..” Ziva assunse improvvisamente un’espressione pensierosa
“perché ti starei mentendo Ziva?”
“ per salvarti il culo..”
“ da chi? Vance? Il Mossad?”
“ hai messo a repentaglio tutta la tua carriera per cosa?”
“ per te.. ti stava predendo in giro Ziva”
“ cosa? ”
“ ora che ci ripenso in quel momento l’ho totalmente ignorato…”
“ ma quando??”
“ ero arrabbiata anzi furiosa, ma.. era la prima volta che mi sottolineava questa cosa e io.. io ho solo continuato ad urlargli e a prendermela con lui, forse anche più di prima dopo quelle due parole”
“ per qualche ragione allora ti sei sentito in dovere di proteggermi”
“ ho fatto quello che dovevo..”
“ l’hai ucciso!”
“se non l’avessi fatto staresti avendo questo conversazione con lui, ma forse l’avresti preferito..”
“ forse si!”
“ non vorrei disturbarti ma ci sono anche io e vorrei capire!” esclamò Abby alzando leggermente il tono nel tentativo di attirare finalmente l’attenzione dell’amica.
“ 4 anni fa, fuori dal Mossad… poco dopo la morte di Michael!”
“ oh..”
“ già! Non credo avessimo mai litigato così prima, gli ho addirittura puntato la pistola addosso..”
“ eri ferita..”
“ voleva proteggermi, ma io in quel momento riuscivo a vedere solo il fatto in se e non tutto quello che ci stava attorno” Ziva scossava la testa “ Sai Abby, io non l’ho mai sentito più lontano da me, mi sembrava di essere stata tradita anche da lui..”
“ aveva ucciso il tuo fidanzato, è una reazione comprensibile” disse la ragazza toccandole dolcemente il braccio e utilizzando un po’ di vecchia psicologia inversa.
“ lo so..”
“ io penso che quello sia stato un momento di svolta per entrambi… e poi ti ha permesso si capire che lui poteva ferirti sul serio, ma non in quanto assassino del tua fidanzato ma piuttosto come persona alla quale tenevi..”
Ziva continuava a guardarla fisso ma dall’espressione dei sui occhi Abby capì che aveva centrato nel segno “inconsciamente credo di essere arrivata ad odiarlo perché mi aveva lasciata da sola anche lui!” Ziva si passò lentamente le mani sul viso, come per allentare un po’ della tensione che aveva in corpo. Poi rivolse lo sguardo nuovamente verso l’amica ” sai alla fine nonostante tutto mi ha chiesto se ne ero innamorata, gli ho detto che non l’avrei mai saputo..”
“ questa volta non sarà così tesoro!” le rispose prontamente Abby.
“ cosa??” quest’ ultima frase gliene diede la conferma. Lei sapeva tutto, ora doveva solo avere la forza per confermarle la cosa, per confermare che si, provava dei sentimenti per Tony ma che dentro di lei vi era paura, anzi terrore puro per tutto ciò che quello comportava o poteva comportare.
“ volevo solo dire che..” la ragazza capì che forse aveva esagerato, che forse si era esposta troppo per il momento, ma prima che potesse finire sia la frase che i suoi ragionamenti Ziva la interruppe “ aspetta Abby, dovrei dirti una cosa..”
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“ guarda che non ti devi mettere sempre sulla difensiva con me Tony..”
“ è che mi sento psicoanalizzato Timmy!”
“ solo perché ti ho chiesto se ti sei sentito ferito?”
“ecco cos’è che ti fa arrabbiare davvero.. non che sia morto ma che il tuo ragazzo del Mossad sia stato preso a calci nel culo da un idiota come me!”
“ tu avevi un vantaggio su di lui!”
“ mi ha attaccato, cosa avrei dovuto fare..”
“ sinceramente non capisco come siamo arrivati a parlare di Michael!”
“ continui a non rispondermi, lo prenderò come un..”
“ si, ok lo ammetto.. mi ha fatto male, ora sei contento?!” disse Tony facendo cadere il barattolo delle matite.
“ affatto..” rispose Mcgee scossando la testa.
“ comunque smettila di farne un dramma, in fondo è stata solo una delle tante volte in cui ho provato a fare qualcosa per lei ma ho ricevuto picche!” disse l’uomo con un tono che voleva essere sarcastico ma che invece non faceva altro che trasmettere tristezza
“ tutto questo risentimento Tony non..”
“ non va bene?! A chi lo dici ma è vero.. nonostante tutto però lo rifarei e in più sono stato sincero al cento per cento come non sono da tempo, perciò se stiamo ancora giocando a quello stupido gioco puoi segnarti questo momento tra i ricordi migliori!” continuò Tony lanciandogli anche un falso e velocissimo sorriso finale
“ non mi sembra che stiamo più giocando da un po’ di tempo, tu.. sei arrabbiato!” gli rispose l’amico tra un misto di preoccupazione e sorpresa.
“ si, con te perché non mi lasci in pace!!”
“ senti sai che c’è?! Io mi sono stancato..” Mcgee si alzò dalla sedia “ pensavo di fidassi di me, e che mi considerassi un amico su cui contare ma forse non è così” continuò il pivello sempre più vicino all’ascensore.
“ sono arrabbiato con Ziva perché non se ne accorge come invece hai fatto tu.. e forse tutto il resto del mondo!” gli urlo allora tutto d’un fiato Tony appena un secondo prima che si aprissero le porte.